La Commissione statutaria promuove una serie di incontri tematici su temi rilevanti per la redazione del nuovo Statuto.
In accordo con il programma delle attività della Commissione, si invita la comunità dell'Università di Sassari a partecipare al primo incontro tematico sul tema del governo e degli organi dell'Ateneo, che si terrà il 24 marzo alle ore 17.00 nell'Aula Magna della Facoltà di Scienze in Via Vienna.
resoconto incontro tema "Governance"
Revisione dello Statuto dell'Autonomia in attuazione dell'art. 2 della Legge 240/2010
Invito del Rettore
"Lo Statuto (...) è predisposto da apposito organo istituito con decreto rettorale (...) composto da quindici componenti, tra i quali il Rettore con funzioni di presidente, due rappresentanti degli studenti, sei designati dal Senato accademico e sei dal Consiglio di amministrazione"(art. 2, comma 5, Legge 240/2010)Il Rettore dell'Università di Sassari, prof. Attilio Mastino, invita tutte le componenti dell'Ateneo a volersi esprimere inviando contributi alla discussione per la stesura del nuovo Statuto.
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Come coordinamento Ricercatori et al., dopo ever discusso il tema della governance di ateneo e aver partecipato all'incontro tematico organizzato dalla Commmissione Statutaria, riteniamo utile avanzare qui di seguito le principali proposte emerse in merito alle funzioni e composizione del Consiglio di Amministrazione.
RispondiEliminaCONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il mandato unico del Rettore, venuta meno la possibilità di riconferma, limita le possibilità di controllo e giudizio sul suo operato da parte delle componenti universitarie (se si fa eccezione per l’impeachment da parte del Senato, da considerare una extrema ratio di fronte a situazioni per l’appunto “estreme”).
È importante quindi investire di autorità propria il CdA (facendo sì che non sia una sorta di giunta del Rettore), e lasciare che durante il proprio mandato i consiglieri possano operare in autonomia secondo coscienza (cioè non abbiano un debito di riconocenza nei confronti del Rettore).
Per far questo si ritiene necessario che: 1) i consiglieri siano selezionati con grande cura sulla base di requisiti il più possibile oggettivi, 2) sia il Senato a designarli e 3) a fine mandato l'attività dei consiglieri sia sottoposta a valutazione e tale valutazione sia vincolante rispetto ad una loro eventuale conferma in carica.
Per la scelta dei candidati ci si dovrebbe attenere ai seguenti principi:
1) per i candidati interni: equilibrio tra le macro-aree scientifico-disciplinari, costituiscono titoli preferenziali: elevata produttività scientifica, esperienza con riscontri positivi nella gestione di strutture di ateneo e nel coordinamento di attività didattiche, esperienza di coordinamento di progetti di ricerca nazionali e internazionali
2) per i candidati esterni: assenza di conflitto di interessi (non devono avere avuto commesse o appalti dall’ateneo nei 5 anni precedenti e non possono averne a nessun titolo durante il mandato e nei 2 anni successivi;
3) nel caso si intenda destinare una quota ad Enti/Fondazioni/Società finanziatrici, si faccia esplicito riferimento nello Statuto ad una soglia minima di finanziamento annuale (definita per decreto rettorale su proposta del Senato);
4) i candidati esterni devono dimostrare di avere titoli e competenze specifiche (possedere ad esempio un master in business administration, laurea in scienze economiche e aziendali, esperienza di successo nella gestione di aziende pubbliche e private)
5) per tutti: assenza di condanne per reati legati all’esercizio delle pubbliche funzioni o di pendenze penali in tal senso
Una commissione ad hoc potrebbe raccogliere e vagliare le candidature e organizzare audizioni pubbliche in presenza del Senato, ove i candidati siano chiamati a chiarire i propri programmi rispondendo agli interrogativi posti dall’uditorio. La nomina dei consiglieri da parte del Senato potrebbe avvenire secondo una delle seguenti modalità: a seguito di elezioni (con elettorato attivo il più possibile esteso) e ratifica da parte del Senato dell'esito elettorale, oppure a seguito di un giudizio formulato dai Senatori al termine di ogni audizione e votazione finale da parte del Senato di una lista di candidati ritenuti collegialmente idonei.
Alla scadenza del mandato del CdA, il suo operato dovrà essere valutato, a cura del Nucleo di Valutazione, con modalità definite da apposito regolamento (sulla base di indicatori che potranno per esempio coincidere con quelli ministeriali legati alla quota premiale dell’FFO). Se le prestazioni dell’ateneo nell’ultimo anno di mandato sono state peggiori rispetto a quelle dell’anno precedente all’entrata in carica del CdA, il mandato dei consiglieri non sarà rinnovabile.
Si propone una durata del mandato dei consiglieri pari a 3 anni.
segue post su Senato Accademico...
SENATO ACCADEMICO
RispondiEliminaNei limiti di quanto reso possibile dalla legge 240, occorre attribuire più peso al Senato.
Il Senato dovrebbe avere come prerogativa quella di rappresentare la voce dell’università in tutte le sue componenti.
Oltre alle funzioni prevalentemente consultive previste dalla legge dovrebbe avere:
• definizione delle linee strategiche e programmatiche nel campo della ricerca e della didattica (sottoposte poi all’approvazione del CdA)
• selezione dei membri del CdA
Nel rispetto della legge 240, i membri del Senato dovranno essere eletti.
I requisiti per la candidatura potrebbero rispecchiare quelli dei candidati interni al CdA.
Si ritiene necessario riportare testualmente nello Statuto la seguente definizione di docente di ruolo: "per docente di ruolo si intende indistintamente i professori di I e II fascia, i ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato".
Considerando le dimensioni del nostro Ateneo, un numero congruo di Senatori ci sembra possa essere 24. In accordo con le quote imposte dall Legge 240, la composizione del Senato potrebbe quindi essere questa:
• Rettore
• 4 studenti (17%): 2 studenti e 2 dottorandi, eletti tra gli studenti e tra i dottorandi con collegi separati
• 16 docenti di ruolo (67%) di cui:
7 direttori di dipartimento (29%) eletti in seno alla conferenza dei direttori di dipartimento
3 PO, 3PA, 3RU (RTI e RTD) eletti con collegi separati per 3 macro-aree scientifico-disciplinari
• 2 TA eletti a suffragio universale tra il personale TA
• 1 assegnista di ricerca eletto tra il personale precario
Augurandoci che tali proposte possano rappresentare un contributo utile alla redazione del nuovo Statuto, salutiamo cordialmente.
Coordinamento Ricercatori et al.
Alcune considerazioni sull'assetto del governo dell'Ateneo
RispondiEliminaCare tutte e cari tutti,
la solita “letteressa”; confido sia l’ultima.
Per leggere il commento:
http://www.uniss.it/comunicazioni/AVVISO_1303893131.pdf